martedì 21 ottobre 2008

L’Abruzzo al Salone del Gusto

Un albero stilizzato con le radici ben affondate nella terra (madre) e nelle culture delle comunità del cibo, con lunghi rami distesi nell’aria su cui far maturare i frutti, e i prodotti, del loro sapere. E’ questa l’immagine metaforica che Slow Food ha scelto per la settima edizione del Salone Internazionale del Gusto, in programma al Lingotto Fiere di Torino dal 23 al 27 ottobre. Un vero e proprio viaggio alle radici del cibo che quest’anno, per la prima volta, si svolgerà contemporaneamente a Terra Madre, giunto alla sua terza edizione, il grande meeting internazionale nel quale migliaia di cuochi, contadini, allevatori, pescatori e produttori alimentari, giunti da ogni angolo del mondo, si ritrovano per discutere di globalizzazione virtuosa, basata su un’agricoltura a dimensione più umana e locale.
Tra le tante iniziative in cui si articola la kermesse torinese, l’Abruzzo del gusto si è ritagliato un posto di assoluto rilievo, proponendo le proprie eccellenze enogastronomiche attraverso una serie di incontri, cene e degustazioni curate direttamente da una squadra di chef, produttori, agricoltori ed addetti ai lavori di altissimo livello.
Si comincia venerdì 24 ottobre, quando sul palcoscenico del Teatro del Gusto salirà Niko Romito, giovane chef del Reale di Rivisondoli, prima, e per il momento unica, stella Michelin d’Abruzzo, nonché primo Tre Forchette premitato dal Gambero Rosso nell’ultima edizione della guida, il quale, davanti ad una platea di attenti ed esigenti gourmet, si cimenterà con un piatto che è diventato ormai un classico: la croccante espressione di lingua.
Due gli appuntamenti previsti all’interno dei Laboratori del Gusto: sabato 25 ottobre saranno di scena “I pastori dell’Appennino abruzzese”, la comunità di Terra Madre che rappresenta il recupero della pastorizia tradizionale transumante attraverso la produzione di formaggi, a latte crudo, biologici, mentre domenica 26 ottobre si parlerà di “Carne e fumo”, ovvero delle tecniche di affumicamento capaci di conferire alle carni sapori inconfondibili, come testimonia la mortadella di Campotosto.
Per quanto riguarda gli appuntamenti a tavola, cene a programma previste in vari ristoranti, nobili dimore e castelli del Piemonte, lunedì 27 ottobre, presso lo spazio di Eataly, si terrà “A tutt’Abruzzo”, cena preparata a quatto mani da Peppino Tinari del Villa Maiella di Guardiagrele (CH) e Patrizia Corradetti del ristorante Zenobi di Colonnella (TE).
Inoltre, tra le “Cucine” e le “Isole del Gusto”, nonché tra le bancarelle e gli stand del “Mercato”, profumi e sapori d’Abruzzo (tra gli altri, il pomodoro a pera di Francavilla al Mare (CH), l'aglio rosso di Sulmona (AQ), gli arrosticini di pecora, il torrone dell'Aquila, la tradizionale pasticceria teatina) non mancheranno di conquistare i numerosi viaggiatori-degustatori del salone, grazie anche ad una serie di incontri e spettacoli organizzati ed allestiti dall’Arssa (Agenzia Regionale Servizi di Sviluppo Agricolo), dalla Camera di Commercio di Teramo, dalla Provincia di Chieti, con la collaborazione di Slow Food Abruzzo.
Infine, organizzati per aree geografiche, all’interno dell’Oval troveranno posto i Presìdi prodotti e tutelati da Slow Food. L’Abruzzo ne presenta ben quattro: tre della provincia dell’Aquila (il Canestrato di Castel del Monte, la Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, la Mortadella di Campotosto) e uno della provincia di Pescara (il Pecorino di Farindola).
A Torino si attendono migliaia di visitatori. L'associazione Dagli Appennini alle Onde, manco a dirlo, sarà presente, anche per raccontare a chi non potrà esserci, questo straordinario viaggio alle radici del cibo.
P.S. Comunque, tutti coloro che non potranno essere a Torino, potranno seguire in diretta le giornate del Salone del Gusto e di Terra Madre sulla piattaforma Wi-Pie TV, il progetto di web television della Regione Piemonte, raggiungibile cliccando qui